Il prezzo del petrolio West Texas Intermediate (WTI) mantiene la sua posizione intorno ai $ 69,20 al barile durante le ore asiatiche di lunedì. Tuttavia, i prezzi del petrolio greggio potrebbero apprezzarsi tra le crescenti preoccupazioni circa potenziali interruzioni dell'approvvigionamento dal Medio Oriente a seguito degli attacchi intensificati di Israele ai gruppi militanti sostenuti dall'Iran, Hezbollah e gli Houthi. Queste tensioni geopolitiche potrebbero portare a timori di instabilità nella regione, con un potenziale impatto sull'approvvigionamento di petrolio e un aumento dei prezzi.
Reuters riferisce che ANZ Research ha notato che la recente escalation degli attacchi in Medio Oriente sta aumentando la probabilità che l'Iran, un importante produttore e membro dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC), venga direttamente coinvolto nel conflitto.
Israele ha annunciato di aver bombardato obiettivi Houthi nello Yemen domenica, ampliando il suo confronto con gli alleati dell'Iran. Questa azione segue l'uccisione del leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah due giorni prima, intensificando il conflitto in corso in Libano.
I prezzi del petrolio potrebbero aver subito una pressione al ribasso in seguito ai dati contrastanti del Manufacturing Purchasing Managers' Index (PMI) dal più grande importatore di greggio al mondo, la Cina. Il Caixin Manufacturing Purchasing Managers' Index (PMI) cinese è sceso a 49,3 a settembre, indicando una contrazione, in calo rispetto al 50,4 di agosto. Il NBS Manufacturing Purchasing Managers' Index (PMI) cinese è migliorato a 49,8 a settembre, in aumento rispetto al 49,1 del mese precedente e superando il consenso di mercato di 49,5.
Inoltre, i trader di petrolio stanno monitorando attentamente le recenti misure monetarie in Cina volte a stimolare l'attività economica e ad aumentare la domanda di energia. La scorsa settimana, la Cina ha annunciato di voler iniettare oltre 1 trilione di CNY di capitale nelle sue più grandi banche statali, affrontando molteplici sfide. Questa consistente infusione di capitale segnerebbe la prima del suo genere dalla crisi finanziaria globale del 2008.
Tuttavia, i prezzi del petrolio greggio potrebbero incontrare difficoltà a causa dei piani dell'Arabia Saudita di aumentare la produzione entro la fine dell'anno, insieme alla decisione dell'OPEC+ di aumentare la produzione di 180.000 barili al giorno a dicembre. Un rapporto del Financial Times, che cita fonti anonime a conoscenza dei piani del paese, ha indicato che l'Arabia Saudita è impegnata a riprendere la produzione il 1° dicembre, anche se ciò si traduce in un periodo di prezzi più bassi.